martedì 12 febbraio 2013

#8 Contaminazioni: Clara Schumann. L’ascolto umile e la condivisione generosa: le basi della eccellenza.




Clara Schumann in questa sonata per violino e piano, suonò con Jozsef Joachim:  grande violinista e collaboratore di Johannes Brahms che compose per lui i primi due quartetti e alcuni passi di Wagner degli ultimi quarti; questo per dire la grandezza e la stima che tutti avevano di questo portento. LEI, Clara, provò e intese l'elaborazione del violino non più esclusivamente come strumento da solista, ma anche nel tessuto compositivo con il pianoforte. Entrambi gli strumenti qui dialogano alla pari.



E da qui il virtuosismo scaturito dai due strumenti, assumendo un tono dimesso, dialogano in trame sempre più fitte dove i concerti di violino e pianoforte si trasformano sempre più in basi per eventuali concerti per orchestra e pianoforte e/o violino. Lo stesso Brahms con Joachim impiegò quasi 14 anni per passare da un concerto per pianoforte alla prima sinfonia.



E LEI, Clara, suonò le sue opere al pianoforte e con Joachim al violino, alla pari e sperimentando un mondo cui ancor oggi siamo immersi. In queste sue 3 Romanze per violino e pianoforte op. 122,  l'arco pizzicato del violino cammina di pari passo con i timbri lenti del pianoforte, senza mai eccedere, affinché le variazioni sempre più acute non debordassero nel virtuosismo elementare e vanitoso. E LEI riusciva in questo anche assieme a Robert A. Schumann, suo marito, che la ascoltava, provava e poi lui stesso ricomponeva.

Clara Schumann. Immagine presa da QUI

L’ascolto umile e la condivisione generosa: le basi dell’eccellenza.

Per ascoltare le 3 romanze per pianoforte e violino op. 122 premi qui 

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